Il Governo, approvando il Decreto Lavoro del 1 maggio 2023, ha detto "si" alla riduzione del cuneo fiscale che porterà aumenti in busta paga a tutti i lavoratori dipendenti.
Ma cos'è il cuneo fiscale?
Il cuneo fiscale rappresenta la somma di tutte le imposte dirette, indirette e contributi previdenziali che gravano sul costo del lavoro. In altri termini, è la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e quello netto percepito dal lavoratore.
Nel Decreto Lavoro sono stati destinati 3 miliardi di euro per finanziare una riduzione del cuneo fiscale. Il provvedimento infatti recita: "Per i periodi di paga dal 1° luglio 2023 al 31 dicembre 2023 l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore, determinato ai sensi dall’articolo 1, comma 281, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 è incrementato di 4 punti percentuali, senza ulteriori effetti sul rateo di tredicesima. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche"
La nuova riduzione quindi si applicherà dal 1° luglio 2023 fino al 31 dicembre 2023, dopodiché sarà necessario un ulteriore stanziamento di fondi per farla proseguire. In questo periodo di tempo le buste paga dei dipendenti con redditi medi e bassi saliranno un po’, per effetto di questa misura.
La percentuale di riduzione si attesta per tutti al 4% che, sommata alle percentuali introdotte precedentemente, portano a una riduzione totale pari a:
7% per gli stipendi fino a 25mila euro
6% per le retribuzioni da 25 a 35mila euro
L’impatto in busta paga sarà quindi diverso da lavoratore a lavoratore, in base alla retribuzione percepita.
Una simulazione dell'impatto della misura potrebbe essere la seguente:
dai 50 agli 80 euro per lavoratori con redditi fino a 25mila euro (rispetto all’attuale situazione) da luglio a dicembre 2023
dai 90 ai 100 euro per lavoratori con redditi fino a 35mila euro da luglio a dicembre 2023.
Il Ministero Economia e Finanza ha precisato che l’aumento in busta paga viene stimato, tra luglio e dicembre, fino a un massimo di 100 euro mensili medi. Da tale aumento va però esclusa però la tredicesima.
Si ricorda che il taglio al cuneo fiscale si applica a tutti i lavoratori dipendenti, sia di aziende private che del settore pubblico, a patto che presentino una RAL al di sotto dei 35mila euro l'anno.
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