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Al via le istanze per i contributi alle discoteche e alla ristorazione collettiva

Da lunedì 6 giugno è possibile presentare all’Agenzia delle Entrate le istanze per l’accesso al contributo a fondo perduto per la chiusura di discoteche e sale da ballo, nonché al contributo per la ristorazione collettiva.

In entrambi i casi, le istanze vanno presentate entro il 20 giugno 2022.


Successivamente al termine per la presentazione delle istanze verrà effettuata la ripartizione dei fondi previsti per i contributi.


Per quanto riguarda le "sale da ballo" si ricorda che l’art. 1 comma 1 del DL 4/2022 ha disposto il rifinanziamento del fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse, ai fini dell’erogazione di un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di partita IVA che esercitano in modo prevalente l’attività individuata dal codice Ateco 2007 93.29.10 “Discoteche, sale da ballo, night club e simili”.


Tali imprese, alla data del 27 gennaio 2022 dovevano essere chiuse per le misure di prevenzione della diffusione dell’epidemia da COVID-19.


L’istanza deve contenere, tra le varie informazioni: - il codice fiscale del soggetto, persona fisica o persona non fisica, che richiede il contributo; - la dichiarazione di essere un soggetto diverso da enti pubblici di cui all’art. 74 del TUIR, intermediari finanziari e società di partecipazione di cui all’art. 162-bis del TUIR; - l’IBAN del conto corrente intestato al soggetto richiedente il contributo; - le dichiarazioni in relazione al non superamento dei limiti degli aiuti di Stato rispetto a quelli ricevuti fino al momento della presentazione dell’istanza.


La domanda viene predisposta in modalità elettronica mediante procedura web resa disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate o mediante procedure di mercato che rispettino i requisiti definiti nelle specifiche tecniche approvate con il provvedimento in commento, mentre la trasmissione è effettuata mediante i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.


Le risorse finanziarie saranno ripartite in egual misura tra i soggetti in possesso dei requisiti previsti che avranno validamente presentato l’istanza, entro l’importo massimo di 25.000 euro per ciascuno, nel rispetto delle condizioni e dei limiti della regolamentazione Ue del Temporary Framework.

L’Agenzia comunicherà nell’apposita area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” – sezione “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito”, l’importo del contributo riconosciuto verrà accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario indicato nell’istanza.


Per quanto riguarda la "ristorazione collettiva" possono accedere al contributo le imprese che svolgono servizi di ristorazione definiti da un contratto con un committente, pubblico o privato, per la ristorazione non occasionale di una comunità delimitata e definita (ad esempio, scuole, università, uffici, caserme e strutture ospedaliere, assistenziali, socio-sanitarie e detentive), la cui attività prevalente o secondaria alla data del 31 dicembre 2020 – comunicata con il modello AA7 o AA9 all’Agenzia delle Entrate – è individuata dai codici Ateco 2007: - 56.29.10 “Mense - 56.29.20 “Catering continuativo su base contrattuale”.


Per accedere al contributo i soggetti beneficiari devono aver subito una riduzione di almeno il 15% nell’ammontare dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2020 rispetto all’ammontare dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 e questi ultimi devono essere generati per almeno il 50% dai corrispettivi derivanti dai contratti di ristorazione collettiva sopra indicati.


Tanto premesso, l’istanza deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate in via telematica, direttamente o tramite intermediari abilitati, mediante i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate o il servizio web, disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia delle Entrate.

A seguito della presentazione dell’istanza è rilasciata una ricevuta che ne attesta la presa in carico, ai fini della successiva elaborazione, ovvero lo scarto a seguito dei controlli formali dei dati in essa contenuti.


Il contributo è erogato mediante accredito sul conto corrente bancario o postale del richiedente. L’erogazione dei contributi di importo superiore a 150.000 euro sarà effettuata solo successivamente alla trasmissione della autocertificazione di regolarità antimafia.



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